GazzaGolosa 27 febbraio 2018

16 Mag 2018

Cena di famiglia con ritratto e i piatti di Ada Boni

C’è sempre qualcuno che trova frivolo l’argomento cibo. Come se tutti i temi legati alla cucina si esaurissero al gusto e al piacere edonistico di mangiare. Ovviamente non è così. Ci sono aspetti connessi a salute e nutrizione, ci sono temi economici che riguardano la filiera agroalimentare, collegamenti alle tradizioni culturali e all’identità che in anni di migrazioni possono diventare chiavi di integrazione formidabili. Ma sono appena degli esempi. Basterebbe solo dare un’occhiata agli articoli del nostro sito per scoprire quanti legami ha costruito l’universo della cucina: con l’arte, la scienza, la letteratura, il sociale, la solidarietà.

Fare la Sfoglia

Marco Del Comune, fotografo buongustaio, e Sara Casiraghi, gastronoma semiseria – così si definiscono loro – hanno scelto di collegare la cucina al concetto di famiglia. E fin qui niente di strano: lo stare a tavola è in tutto il Mediterraneo il caposaldo della vita domestica e familiare. In questo caso la novità è nell’elemento della fotografia, anzi del ritratto, che dà testimonianza del legame che si crea a tavola. Così Marco e Sara organizzano una volta al mese “Oikos – Ritratti di famiglie”, una cena per un gruppo omogeneo, parenti o amici che siano. “Quale luogo migliore per incontrarsi, ridere, ricordare, raccontarsi i segreti, festeggiare e assaporare assieme il filo comune che vi attorciglia, di una tavola imbandita”, si legge nel manifesto di intenti di Marco e Sara.

Tortelli

“L’idea è nata quando ho inaugurato lo studio”, racconta Del Comune che vive a Milano in zona Nolo, in via Padova, territorio di frontiera dove italiani e stranieri cercano la via migliore per una tranquilla convivenza. “Ho invitato un po’ di amici, mi sono attrezzato con una stampante ed ho realizzato dei ritratti che regalavo come ricordo. La cosa è piaciuta tanto, così Sara ha avuto l’idea di abbinarla a una cena e di farne un momento per ritratti di famiglia particolari. La cena – riservata a 6 persone – viene organizzata a casa mia, dove ho anche lo studio fotografico. Si tratta di famiglie in senso ampio. Ci sono quelle classiche con marito, moglie e figli ma anche quelle composte da amici”.”L’idea ovviamente ci è venuta a cena – aggiunge Sara -. Avevo preparato la cassoeula e tra una costina e una verza discutevamo di come è cambiata la famiglia, che cosa si intende oggi per famiglia. Da qui ci è venuta l’idea della condivisione a tavola e del ritratto”.

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La serata prevede subito un aperitivo e poi la prima foto di famiglia, ancora con i bicchieri in mano. “Durante la cena riduciamo al minimo gli scatti per non disturbare la piacevolezza della serata – continua Marco – . Più che altro realizziamo dei momenti d’atmosfera con uno stile particolare: ci sono degli elementi a fuoco e il resto sfocato. In chiusura arriva il ritratto finale. Ed è divertente fare il confronto tra le due foto perché nella prima sono più composti, nell’altra, dopo aver mangiato e bevuto, appaiono più allegri e scanzonati, più liberi. Non sono ritratti classici perché è un progetto dedicato alla famiglia contemporanea. Per questo ho abolito il classico fondo nero, più teatrale, e l’ho sostituito con uno bianco, un po’ sparato, che ricorda la pubblicità e in qualche modo spiazza, disegna le facce, aiuta a dare questo senso di condivisione”.

talismano della felicita

L’altro grande cardine dell’iniziativa è naturalmente la cena. Che è nelle mani di Sara, che da tempo lavora su progetti legati a “Il talismano della felicità” di Ada Boni, un caposaldo storico dei ricettari. “Si tratta di un libro del 1929 che per decenni ha scandito la vita domestica delle italiane. La suocera lo regalava alla nuora per il matrimonio. Dentro ci sono circa 2200 ricette. Si tratta di una cucina un po’ vecchiotta come impostazione ma saporita. Io ho già realizzato circa 2000 ricette, fatte una volta sola e mai più ripetute. Organizzo delle cene con questi piatti, adattandoli al territorio e alla stagione. La mia non è una cucina da chef ma è la cucina della mamma, di una mamma brava ai fornelli”.

Sara, che gestisce a Torino l’AstraCafé al Teatro Astra, si diverte a organizzare cose curiose. Come a tavola con Ada, dove fa delle cene tematiche (tutto lumache, tutto ostriche…) tratte sempre dai ricettari della Boni oppure come a tavola con Ugo Tognazzi con cene ispirate alle ricette del grande attore. E poi ovviamente c’è il Ritratto di famiglie, organizzato a Nolo, ogni terzo martedì del mese. Il prossimo appuntamento è già fissato per il 20 marzo.

 

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Cena di famiglia con ritratto e i piatti di Ada Boni

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