Storie di Timballetti
Le difficoltà della digestione
3 Nov 2021
E così eccomi qua nella cucina di un ristorante a preparare tra un piatto e l’altro i Timballetti di vitello alla finanziera, ultima ricetta del capitolo Vitello.
Dalla prima volta che li lessi decisi che li avrei lasciati alla fine per abituare palato e pentole a non commettere errori madornali.
Timballetti di vitello alla finanziera: regaglie, frattaglie, cotture a parte, salse, forno e fornelli, padelle, casseruole e stampi, tutto per una ricetta. E burro ovviamente, corroborato da etti di lardo per non farsi mancar nulla: la cucina di Ada in una ricetta.
A fine servizio mi godo il Timballetto, ci ho messo più di dieci anni per riuscire ad assaporare le interiora, ma ne è valsa la pena. Non che ne vada matta, ma lui lo terrò nel cuore e sul palato a dimostrazione del fatto che ciò che una decina di anni fa non avrei saputo cucinare e gustare ora non solo lo cucino, addirittura mi piace.
Prossima ricetta: Galantina di pollo.
Timballetti di vitello alla finanziera
Polpa magra di vitello 400 g
Prosciutto 50 g
Burro 150 g
Mollica di pane 100 g
Parmigiano grattato 50 g
Tuorli d’uovo 5
Fegatini di pollo 200 g
Fagioli di pollo
Animelle d’abbacchio 2
Lingua allo scarlatto 50 g
Brodo 1 bicchiere
Fecola di patate 1/2 cucchiaino
Marsala
Prezzemolo
Salsa alla crema per Timballetti: burro, 1 grossa noce; farina, 1 cucchiaio scarso, brodo 2 bicchieri circa, crema di latte sciolta 1/2 bicchiere
Morale dei Timballetti di vitello alla finanziera: P diceva spesso che quel che non ammazza ingrassa, N detestava questo modo di dire.
A N quesi Timballetti sarebbero piaciuti, li avrebbe mangiati con gusto e sarebbe ingrassata, P piuttosto di mangiarli si sarebbe ammazzato.
Li immagino e faccio fatica a digerire che non ci siano.
Anche i Timballetti sono un po’ pesanti.
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