20 Lug 2020
La mia famiglia ha il sapore del mare
Mi chiedessero qual è il sapore della mia famiglia direi il mare.
La spesa del sabato al banco del pesce di piazza Carlina, le acciughe sott’olio sempre in frigo, il baccalà del lunedì sera con mio padre, le origini sarde di mia madre, le ostriche, le estati da bambina e adolescente su un’isoletta in mezzo alle Bocche di Bonifacio, i caracoli, i ricci, le reti e il bolentino, i totani, Orosei, il profumo di scaviccio e di salsedine.
Forse perché era piemontesissima, non sapeva nuotare e il pesce neanche sapeva dove stesse di casa, mia nonna materna non mi è mai piaciuta.
Mia nonna paterna invece l’adoravo, in cucina era una dea ed è lei una delle mie maestre.
C’è stato un tempo in cui la sua famiglia possedeva gran parte dell’isola di Santa Maria, l’isoletta in mezzo alle Bocche di Bonifacio. La mia bisnonna, le sue sorelle, mia nonna, sua sorella: praticamente tutte donne, una squadra olimpionica di splendide sirene. Durante la Seconda Guerra Mondiale mio nonno e mia nonna, lui sommergibilista e lei sfollata, si conobbero lì sulla spiaggia.
Una volta l’anno d’estate mia nonna preparava la zuppa d’aragosta al pomodoro, le aragoste arrivavano vive e io l’aiutavo. Avrò avuto sei o sette anni quando qualcuno pescò un polpo e mentre manifestavo una gioia infinita immaginandomelo in insalata la sua reazione fu “vieni bambina, se vuoi mangiare l’insalata di polpo ti insegno a pulirlo, vieni qui e giragli la testa”.
Da allora eviscerare, squamare e pulire qualsiasi tipo di pesce non mi spaventa.
Mio padre cucinava il pesce spesso e bene, da giovane pescava e qualche volta mi portava con lui.
E non è vero che mia madre sapesse cucinare nulla al di fuori di simmenthal, uova sode o caprese: una volta l’anno senza avvalersi di alcuna ricetta o grammatura preparava dei calamari ripieni insuperabili. Un mistero magico degno di una novella di Amado.
Oggi è il giorno delle Sarde arrosto.
Ada vigila, io decapito, sventro e pulisco le sarde, W le cucina con cura sulla pietra bollente di brace, davanti a noi c’è un bosco di verde che milioni di anni fa era un mare di blu.
Percepisco il cambiare delle mie radici e la famiglia che amo continua a sapere di mare.
Per 6 persone ma ce le mangiamo in 2 (altro…)