Casa

Oikos – Ritratti di Famiglie

Dopo una Famiglia di prova, una Famiglia di donne, una Famiglia di famiglie e una Famiglia familiare questa è la volta di una Famiglia di sorelle.

Ghost e Le Sorelle invisibili

M, B, V, B. Quattro sorelle. Alleanze, sorrisi, rimproveri, risate, battibecchi, giochi di squadra, ricordi. «La mamma avrà finalmente una foto con tutte e quattro!».
Fili che si annodano e si intrecciano da così tanti anni e così in profondità che in alcuni momenti ho la sensazione di avere di fronte un unico baco da seta.
Le conversazioni che si infittiscono, i toni che si alzano e poi si abbassano all’unisono per svelare qualche piccolo segreto, le risate, le parole in codice, gli sguardi complici di chi sa già cosa l’altra sta pensando e sta per dire, i soprannomi. Lessico familiare.
Quattro sorelle: corpi invisibili*, super poteri e campi di forza praticamente indistruttibili come solo Invisible Woman sa creare. Cin Cin!

Azienda Agricola Cieck – Erbaluce di Caluso DOCG Spumante

Un ringraziamento speciale a Lia Falconieri, all’Azienda Agricola Cieck e al loro Erbaluce di Caluso DOCG Spumante che ha omaggiato un frizzantissimo brindisi iniziale spalancando le porte alle chiacchiere e alla felicità.

Grazie ad A, la nostra aiutante di questa sera alle macchine fotografiche.

Tutte le ricette assaggiate che seguono sono tratte dal Talismano della felicità, il cuore e lo stomaco dei sentimenti familiari dal 1927.
Tutti gli scatti sono di Marco Del Comune, partner di questo casalingo progetto.

Se vuoi che sia la tua la prossima famiglia ad essere ritratta affrettati a prenotare! Oikos – Ritratti di Famiglie
Ci vediamo martedì 15 maggio a Milano – NOLO

* Le nostre ospiti questo mese hanno scelto di restare invisibili. Le loro foto non verranno pubblicate.

 

Bouchées con funghetti e crema

Dischi di funghetti volanti

 

Risotto alla sbirraglia

Ovvero l’ostinazione di preparare il risotto a Milano

 

Salsicce con indivie

Salsiccia, indivia e geometria

 

Profiteroles al cioccolato

Il dolce dell’infanzia

 

22 Feb 2018

Succede nelle migliori famiglie

Per motivi familiari la famiglia che aveva prenotato per la cena di febbraio ha dovuto disdire e così con Marco ci troviamo a chiacchierare noi due di famiglie. La mia, la sua…
Famiglie. Se chiudo gli occhi e mi concentro mi vengono in mente un abbraccio avvolgente, un materasso morbido pronto ad attutire gli accidenti, un pungiball che colpisci e colpisci e lui torna sempre indietro, ogni volta, e se non lo schivi o non lo centri chissà, magari ti cozza contro lui.
Penso all’appiccicoso dell’uovo, ai tentacoli del polpo, all’intimità della colazione e ai profumi della frittura e del ragù, penso al caldo e penso al piatto di oggi: una cassetta di pane fritta che racchiude un uovo in camicia foderato da una fetta di bacon abbrustolita e ricoperto da una salsa arricchita con prosciutto e würstel.

Cassetta di pane, ovvero casetta

Tanti elementi, differenti consistenze e cotture diverse racchiuse tutte assieme nel piatto, una stretta e crassa affettuosità in cui ogni ingrediente completa l’altro rendendo l’insieme eterogeneamente saporito. Una gustosa promessa di felicità ai limiti dell’indigesto, proprio come tutte le famiglie che si rispettino.
OIKOS.
Casa.
Famiglia.

Se vuoi che sia la tua la prossima famiglia ad essere ritratta affrettati a prenotare!
Oikos – Ritratti di Famiglie Ci Vediamo martedì 20 marzo a Milano – NOLO

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Oikos – Ritratti di Famiglie

OIKOS – Casa – Famiglia

Questa volta ad attenderci una nuova tipologia di famiglia: una famiglia tradizionale.

OIKOS – Casa – Famiglia

F è la madre di V, la suocera di V e la nonna di J.
V è il figlio di F, il marito di V e il padre di J.
V è la moglie di V, la madre di J e la nuora di F.
J è il figlio di V e V e il nipote di F.
Il marito di F, padre di V, suocero di V e nonno di J purtroppo si è ammalato e non riesce a venire.
V e V hanno fatto parecchia strada per incontrarsi, J ha fatto molta strada per incontrare la sua famiglia e la sua famiglia ha fatto molta strada per incontrare J, ma si sono tutti trovati.
OIKOS. Casa. Famiglia.

A tavola chiacchierano, ridono, condividono ricordi affettuosi e racconti splatter e si scambiano attenzioni e carezze con sguardi complici che si incrociano da anni, che crescono e hanno visto crescere.

Il ragù delle origini

Le coincidenze come sempre con Ada non mancano.
– F è abruzzese proprio come i Tondarelli alla chitarra al ragù d’agnello dei quali infatti riconosce il profumo ancor prima dell’assaggio rintracciandone le origini.

Racconti di famiglia

– Durante l’antipasto e il primo V racconta la storia di Aron Ralston e delle sue 127 ore. Ascolto come la narra tra una forchettata e l’altra, i dettagli e le parole che sceglie, le domande attente di F, le espressioni curiose di V e dal momento che nessuna di loro sviene tra me sorrido. Penso che sto assistendo al loro classico pranzo di famiglia ricco di codici condivisi, riconosciuti e amati, e penso al secondo che dopo poco andrà in tavola, il cui ingresso fa ridere tutti. J è entusiasta del piatto, fa il bis e il tris e le lenticchie gli piacciono così tanto che gliene preparo un abbondante porzione da portare a casa e mangiare domani.
Mi piace molto questa famiglia tradizionale.

Famiglia felice

OIKOS – Casa – Famiglia

Tutte le ricette assaggiate che seguono sono tratte dal Talismano della felicità, il cuore e lo stomaco dei sentimenti familiari dal 1927.
Tutti gli scatti sono di Marco Del Comune, partner di questo casalingo progetto.
Un coltivato e semolato grazie a Carla Latini e ai suoi perfetti Spaghetti Cappelli Originale 1915.

Come i tondarelli si trasformano in spaghetti senatore Cappelli

Un carnale ringraziamento all’AgriSalumeria Luiset che ci ha fornito il succulento zampone.
Grazie ad A – nostra aiutante di questa sera alle macchine fotografiche – e grazie a M – nostra fedele compagna del pomeriggio senza la quale non sapremo come fare -.

Se vuoi che sia la tua la prossima famiglia ad essere ritratta affrettati a prenotare! Oikos – Ritratti di Famiglie
Ci vediamo martedì 20 febbraio a Milano – NOLO

Crocchette di uova

Fritte crocchette con funghi e uova sode e besciamella e cipolla e burro e formaggio… la classica saporita e ipercalorica ricetta di Ada

Tondarelli al sugo

Dall’Abruzzo con amore

Zampone con lenticchie

Torta gelata di crema e cioccolato

Il classico pezzo duro

 

16 Gen 2018

Champagne per brindare a un incontro

Eccomi di nuovo a Milano.
Oikos.
Casa.
Famiglia.
Nella mia famiglia sono sempre stata incentivata a leggere molto. Abitavamo sopra una meravigliosa libreria, mio padre era editore per conto terzi e sotto il suo ufficio c’era un’edicola assai rifornita, era l’inizio anni ’90, internet praticamente non esisteva ancora, la televisione scorreva facendo il suo corso adolescenziale intriso di soap opera, Beverly Hills, I ragazzi del muretto, l’inizio della De Filippi, Non è la Rai, ma io quelli in teoria avevo il divieto di vederli. Diseducativi – sentimentalismo e italiano scorretto – e poi la televisione la si accende solo la sera e mai a tavola. Per cui stai zittina cinque minuti e leggi. Dal momento che lessi per la prima volta Erica Yong a 13 anni direi che nessuno controllava più di tanto cosa leggessi. Valeva tutto: libri, riviste, fumetti. L’importante era che leggessi, zittina, per cinque minuti.
Aggiungete a questo imperativo categorico di leggere il permesso ricevuto in prima media di poter accendere il gas per cucinare ed eccovi servito il mio primo abbonamento mensile dopo Topolino, il primo abbonamento da adulta. O almeno così mi sentivo quando ogni mese fedele nella buca delle lettere La Cucina Italiana mi aspettava ed io aspettavo lei come in un rapporto amoroso ben corrisposto.
La Cucina Italiana, la prima rivista con la cucina in redazione.
Non che a 10 anni preparassi autonomamente le ricette. Mi piaceva trovarla lì in buca indirizzata proprio a me, toglierle il cellophane, sfogliarla, annusare la carta patinata, guardare le fotografie e le pubblicità e leggere l’editoriale e i consigli per i diversi tipi di cottura. Una conoscenza della cucina a livello grafico e teorico, una corrispondenza di amorosi sensi.
Ma fu così che piano piano iniziai a cimentarmi ai fornelli e verso i 18 anni, quando per raccattare qualche soldo iniziai ad andare a cucinare piccole cene a casa di amici dei miei seguivo i suoi consigli e le sue ricette.
Ricette che ovviamente preparavo prima a casa usando come cavie la mia famiglia.
Famiglia.
Casa.
Oikos.

La Signora della Cucina Italiana

Immaginate il mio stupore quando Marco il mese scorso mi telefonò dicendomi tra le varie: “ah sì, ecco cosa ti dovevo anche dire, forse verrà anche Paola Ricas.”
Paola Ricas, la direttrice de La Cucina Italiana per venticinque anni, la Signora della Cucina Italiana.
Silenzio in linea, sussulto.
“Scusa, chi hai detto che forse viene?”
“Paola Ricas.”
Fortuna che non sudo mai, altrimenti mi sarei dovuta cambiare.
Paola Ricas. In un attimo mi è stata chiara la tachicardica risposta fisiologica all’ansia da prestazione e se all’ansia da prestazione aggiungete tra le mille ansie che mi contraddistinguono quella di conoscere le persone che stimo incondizionatamente ecco servita un’ansia ben lievitata.
Elegante e risoluta, caldamente glaciale, Paola Ricas è il tipo di donna che adoro.
In questi anni con Ada ho avuto molte sorprese, ma questa di sicuro è una delle più gustose e felici che sia accaduta!
Chissà cosa succederà questa sera.
Per intanto la ricetta di oggi è dedicata a lei, a Paola Ricas, e a tutte le meravigliose signore risolute quanto lei, la famiglia di donne che amo.

Frutta varie allo champagne

Il grande Gatsby

Frutta miste 1 kg
limone
zucchero 2 cucchiai
cognac 2 bicchierini
curaçao 2 bicchierini
acqua si seltz
champagne 1 bottiglia

Morale della Frutta varie allo champagne: e la frutta dov’è? Non c’è, la si lascia macerare nell’alcool e poi si serve solo lo champagne al profumo di frutta, elegante e ghiacciato. Cin cin!

ph Marco Del Comune

 

Oikos – Ritratti di Famiglie

Oikos.
Casa.
Famiglia.
/fa’miʎa/ s. f. [lat. famĭlia, der. di famŭlus «servitore, domestico»]. – 1. a. (soc.) Insieme di persone legate fra loro da un rapporto di convivenza, di parentela, di affinità.
È il compleanno di M e P, M, R, D, S sono le persone con cui ha deciso di festeggiare, le sue amiche, la sua famiglia.

Venimo a lei: o anima lombarda,
come ti stavi altera e disdegnosa
e nel mover de li occhi onesta e tarda!
Ella non ci dicëa alcuna cosa,
ma lasciavane gir, solo sguardando
a guisa di leon quando si posa.
Divina Commedia/Purgatorio/Canto VI

M, P, M, R, D, S: mentre le osservo arrivare tra me e me sorrido con Ada.
Donne forti, indipendenti, colte, determinate e per capirlo basta guardarla, questa elegante famiglia di donne: curiose e brillanti, ironiche e tenaci, esigenti e autonome. Nature caparbie.

M, P, M, R, D, S: famiglia di donne legata da un senso di affinità

 

Mi piace questa famiglia di donne, mi ricorda altre famiglie di donne che ho molto amato, mi ricorda due donne, mi ricorda la mia famiglia.
Casa.
Oikos.
Come sempre un brindisi prima che il primo ritratto abbia inizio e poi tutte a tavola.

Signore in famiglia

Ognuna di loro ha una vita da raccontare, ognuna con un suo stile e nel mentre i piatti si susseguono.
Vol-au-vent con funghetti, Cappelletti in brodo, Coteghino con lenticchie, Certosino.
L’unica ricetta che non mi preoccupa è il Coteghino con lenticchie:

Signore in famiglia

il cotechino dell’AgriSalumeria Luiset basta metterlo in pentola con acqua fredda e lasciarlo cuocere 90 minuti dal bollore e il risultato è garantito, e le lenticchie cuociono da sole. Le altre ricette sono decisamente più complicate: la sfoglia, il forno, i cappelletti, il brodo,

Signore in famiglia

lo spessore della pasta, il ripieno di funghi che non posso assaggiare, il Certosino che Ada scrive essere un dolce tipico delle feste di Bologna ma io non l’ho mai visto né assaggiato e non ho la più pallida idea di come o cosa dovrebbe essere, mai preparata una ricetta così… Un bel respiro profondo e via: boccone dopo boccone sento che le chiacchiere e i racconti si amalgamano e alcune di loro mi chiedono dettagli, fanno osservazioni. Come sempre valgono anonimato e discrezione per cui non vi scriverò nulla della cena – è la loro cena e la loro famiglia – ma quando riesco tra una portata e l’altra origlio e ascolto il loro divertimento.

Famŭla

È davvero un piacere essere questa sera la loro famŭla, soddisfarle e renderle felici, anche perché come quasi tutta Italia è grazie ad una di queste donne che ho imparato a cucinare da ragazzina.
Grazie Signore, siete splendide!

N.d.A. Cara G, fossi da queste parti solo a te racconterei tutto nei dettagli e la stanza in un secondo profumerebbe tutta del tuo eau de parfum misto a Benson & Hedges gold e faremmo un bel brindisi con un doppio whisky, il primo di una lunga serie. Del resto è grazie a te se amo cucinare, grazie a te e all’altra G, e sei tu che a Natale mi regalavi l’abbonamento alla Cucina italiana.

Splendida famiglia di donne splendide

 

Tutte le ricette assaggiate che seguono sono tratte dal Talismano della felicità, il cuore e lo stomaco dei sentimenti familiari dal 1927.
Tutti gli scatti sono di Marco Del Comune, partner di questo casalingo progetto.
Un carnale ringraziamento all’AgriSalumeria Luiset – partner di questa serata – che ci ha fornito il cotechino e il prosciutto crudo, il salame cotto e la lonza di maiale necessari per confezionare i cappelletti piemonte-bolognesi.
Grazie alle nostre aiutanti di questa sera – L in sala e A alle macchine fotografiche -: con voi è tutto più facile e fluido.
Se vuoi che sia la tua la prossima famiglia ad essere ritratta affrettati a prenotare! Oikos – Ritratti di Famiglie
Ci vediamo martedì 16 gennaio a Milano – NOLO

Vol-au-vent con funghetti

Cappelletti in brodo

Coteghino e lenticchie

Certosino