Circolo della Stampa

16 Mar 2020

La signora che compiva 100 anni

Una lunga tavolata con nel mezzo una linea retta di fiori colorati e ai lati i segnaposti, i sottopiatti e le posate d’argento, tutto allestito come si confà alle grandi occasioni.
Cento anni. Mentre sono lì a scrivere in bella grafia i nomi degli invitati immagino una famiglia con tanti parenti che arrivano a festeggiare da tutte le parti del globo questa rara e preziosa ricorrenza.

Cento anni sono tanti a compiersi, così tanti che più che ad un compleanno mi fanno pensare alle uova.
Cento anni, un secolo, dopo il millennio la misura massima per il computo del tempo.
Mi immagino l’anzianissima signora e a chissà quante ne abbia viste dal 6 febbraio 1920 ad oggi.

Nata subito dopo la Prima Guerra Mondiale ne avrà sentito l’odore ancora negli armadi e poi via con la dittatura, un’altra guerra, la nascita della Repubblica Italiana, il voto alle donne, la Guerra Fredda… chissà cosa l’avrà colpita maggiormente*.
Penso al peso di un secolo da portarsi sulle spalle, mi chiedo quanta felicità e quanto dolore abbia vissuto e chissà se esistesse una bilancia dei sentimenti da che parte penderebbe, ma oggi 6 febbraio 2020 è un giorno davvero speciale perché a cento anni c’è arrivata ed è felice.
Arrivano gli ospiti e mi accorgo che i parenti che credevo stranieri sono le badanti degli ospiti e delle ospiti ed effettivamente sono dei parenti a tutti gli effetti e trattano questa bianca combriccola con gentilezza, tenerezza e tanto ridere: dei parenti a tutti gli affetti.

Sarà che vogliono festeggiare questa data importante con tutti i crismi e sarà che la fame l’hanno vissuta, il menù è il tripudio del classico ben di dio. Prima le tartine a passaggio poi tutti seduti e via che si parte sul serio con la battuta al coltello e il vitello tonnato, gli immancabili agnolotti al sugo d’arrosto, il brasato a seguire e poi lei: una torta multipiano base pan di Spagna vecchia scuola, altro che cake design.

Ada in una ricorrenza così non poteva mancare, a scrivere il vero ha insistito per partecipare: “Sara per favore cerca bene, ci sarà ancora una ricetta che puoi fare. Con tutte le ricette che devi ancora cucinare vuoi dirmi che non ce ne sia una adatta all’uopo? Sara per favore: finalmente qualcuna della mia età, compulsa con attenzione, voglio venire anche io”. E così quando spulciando con attenzione l’indice mi accorgo che effettivamente il pan di Spagna lo devo ancora preparare Ada è già nelle cucine di Palazzo Ceriana Mayneri felice come una ragazzina, perfettamente a suo agio e pronta a preparare la base di una torta indimenticabile: la Torta dei Cento Anni.
Che felicità e che fortuna che la Signora che compiva 100 anni abbia potuto festeggiare con i suoi cari questa inconsueta ricorrenza e che onore aver potuto contribuire ai festeggiamenti di un compleanno così tondo.

Cento anni a tutti amici belli e amiche care, quando questa altrettanto eccezionale situazione sarà finita brinderemo assieme! Per ora anche oggi a circa un mese di distanza brindo alla Signora che compiva 100 anni e ad Ada, la miglior amica immaginaria che potessi immaginare di incontrare.

* N.d.A. Oggi è lunedì 16 marzo, il pranzo è stato imbandito giovedì 6 febbraio.
Se l’oggi di cui vi ho scritto fosse l’oggi di oggi probabilmente avrei incluso anche il covid#19 nella lista del Chissà quante ne avrà viste la Signora che compiva 100 anni. (altro…)

QUALCOSA DI SINISTRA

Qualcosa di sinistra – Parole e assaggi mancini,
un’idea originale di Sara Casiraghi / pentolapvessione, gastropsicologa eccentrica, ed Eleni Molos, attrice e filosofa mancina.

Sara e Eleni, sinistre protettrici dei mancini – ph Marco Del Comune

 

Eccovi servita una cena spettacolo studiata e apparecchiata a misura di mancino e per tutti coloro che si vogliano cimentare nell’impresa. I mancini avevano bisogno di un’occasione di riscatto: come tutte le minoranze, hanno subìto una storia di emarginazione e repressione, e ancora oggi solo chi è mancino sa quanti disagi possano nascondersi nelle piccole azioni quotidiane, come aprire l’automobile, tagliare una bistecca, prendere appunti in un’aula universitaria, aprire un barattolo di piselli. È innegabile: il mondo è ancora governato dai destrorsi, spesso inconsapevoli e a volte… fin troppo consapevoli! Eppure i mancini sono tra noi, restituiscono una realtà “allo specchio” che non siamo abituati a vedere.
In Qualcosa di sinistra potranno incontrarsi, riconoscersi e condividere con i loro amici destrorsi una serata speciale di inclusione, divertimento e ottima cucina.

Prima assoluta venerdì 21 settembre alle ore 20,30 nei saloni del Circolo della Stampa a Torino (Palazzo Ceriana Mayneri – Corso Stati Uniti, 27). L’evento è parte del cartellone di Terra Madre – Salone del Gusto: tutto il menù vanterà ingredienti dai Presìdi di Slow Food e sarà da sorbire rigorosamente alla maniera mancina, sotto stretta e ironica sorveglianza. (altro…)