primo martedì del mese

6 Set 2017

A tavola con Ugo Tognazzi

“L’attore? A volte mi sembra di farlo per hobby. Mangiare no: io mangio per vivere.
E mi sento vivo davanti a un tegame.
L’olio che soffrigge è una musica per le mie orecchie.
Il profumo di un buon ragù l’adopererei anche come dopobarba.
Un piatto di fettuccine intrecciate o una oblunga forma d’arrosto, per me sono sculture vitali, degne di Moore.”
Parola di Ugo Tognazzi

Cene pantagrueliche e grandi abbuffate, coglioni di toro e zuppone alla porcara, carbonara, checca sul rogo e spaghetti alla sgualdrina, signorine, scherzi goliardici e sigarette. Tante sigarette. E vino. Tanto vino. Come a dire Tapioco Come se fosse Antani. Non capite di cosa stiamo parlando? Cosa stiamo mangiando? Niente supercazzola? Nessuno scappellamento a destra?
Amici miei è giunto per voi il momento di assaggiare la cucina dell’immenso Ugo Tognazzi, il più grande mostro della cucina italiana e non solo. Straordinaria? Ottima? Sufficiente? Insufficiente? Cagata? Grandissima cagata? Questo, come tradizione vuole, lo deciderete voi. Ci vediamo al Camaleonte Piola 2.0 ogni primo martedì del mese. Mangeremo fino a morire.
Per info e prenotazioni: sara@pentolapvessione.it

Come se fosse antani

 

Sara Casiraghi
Gastronoma semiseria laureata in psicologia apparecchia progetti legati al cibo e alla felicità.
Bruno Boveri
Laureato in filosofia del buon bere, frequentava più le piole che l’università, anzi, quest’ultima più che frequentarla la occupava… e la passione del buon vino non l’ha mai tradita. (altro…)

3 Mag 2017

Ada in town – cena n° 5

C’era una volta un giovane che diceva di avere il cuore più bello del mondo, un cuore perfetto senza alcun difetto. Un giorno passò un vecchio e gli disse che no, il suo cuore ricco di cicatrici, bitorzoli, buchi e voragini manco fosse una strada di Roma era molto più bello del suo. “Stai scherzando!” disse ridendo il giovincello, ma il vecchio gli spiegò: “Ogni ferita corrisponde ad una persona che ho amato, ho staccato un bel pezzo dal mio cuore e gliel’ho dato, alcuni a loro volta hanno ricambiato, tanti piccoli bubboni che mi ricordano l’amore scambiato, altri mi hanno dato niente e resta un buco che però chissà, magari un domani verrà colmato, io mi ricordo comunque di aver amato. E così il giovane capì, si stacco un pezzo di cuore e lo donò al vecchio che fece altrettanto. E vissero tutti felici e contenti.

Cuori miei cari, eccovi servita l’ultima cena di Ada in town a base di interiora e frattaglie, il cuore pulsante che abbiamo condiviso e assaggiato.
Siamo in 18: B – cuore alcoolico di Ada in town – G e A – nuovi palati – 2 G – che tra un progetto e l’altro è ormai anni che ci conosciamo, ma credo che sia la prima volta che vengano farciti da Ada – M e D – nuovi palati – A e Gf detto F – intimi amici di Ada – A detto T – fedele sostenitore delle frattaglie sempre – E, R, I e D – vincitori del premio fedeltà – C e A – appassionati di interiora – W ed io.
I ringraziamenti palpitano, battono e si sprecano.
Grazie di cuore a tutti voi che vi siete prestati a fare da cavie nell’assaggio del cuore della felicità!
Grazie a tutta la squadra del Camaleonte Piola 2.0, grazie Elena, grazie Ennio, grazie Martina, grazie Alberto, grazie Ruth e grazie anche a te, uomo che dissimuli e cuoci le zucchine con la forza dello sguardo, siete una splendida amalgama di meravigliosi cuori. Grazie per averci ospitate!
Grazie a Bruno che si è prestato a presentare e mescere i vini tenendo alto il buon nome di Ada e di tutte le erre del mondo.
Grazie all’AgriSalumeria Luiset che in tutte queste cene ha fornito cuori, fegati e salsicce da fare battere il cuore a Gargantua, è stato un sanguigno piacere collaborare con loro e maneggiare le loro meravigliose carni che non vedo l’ora di rigustare!
Grazie a Giulia e ai suoi Vini Senza Trucco, circuito Convinto. Conoscerla mi ha fatto battere il cuore, conoscetela anche voi!
Grazie alla Cascina Melongis per produrre dei vini così, fanno bene al cuore.
Grazie a Ilaria, che senza di lei avrei foto a caso e navigherei a vista in un’organizzazione sommaria a costante rischio infarto.
Grazie a Carlo e a LACHIMICA design studio, Ada vi mangerebbe di baci.
Grazie a Walter con tutto il mio palpitante cuore e il mio seppur piccolo cervello: anche questa volta mi ha supportato, sopportato e rincuorato sebbene a lui, al mio amato, le interiora non diano alcuna gioia al palato!
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11 Apr 2017

Ada in town – cena n° 4

Mai frase più azzeccata fu Pochi ma buoni.
Questa sera siamo in 14 e il vantaggio di cene non troppo numerose come queste è che sembra di essere a casa: le persone si conoscono tra loro, si incontrano e si rincontrano, si ritrovano e nel mentre assaggiano, brindano e chiacchierano tutti assieme. Mangiatori di interiora e frattaglie, bevitori e per lo più fumatori che degustano e si raccontano a tavola e tra una portata e l’altra escono per una sigaretta dove le conversazioni proseguono e si incrociano fino a quando, al termine della cena, tutti si salutano e si sorridono come accade nelle migliori famiglie. I ringraziamenti come al solito lievitano.
Un pulsante grazie a tutta la squadra del Camaleonte Piola 2.0, una delle migliori famiglie che conosca: Elena, Ennio, Alberto, Martina siete squisiti quanto un Cuore in Salsa suprema e forse anche di più, che la pasta sfoglia da oggi sia sempre con voi!
Un carnale grazie all’ AgriSalumeria Luiset, i fegatelli e il cuore che avete assaggiato ce li hanno forniti loro e vi assicuro: se amate le interiora le loro interiora di maiale – e non solo – valgono la cucina.
Un inebriante grazie a Giulia e ai suoi Vini Senza Trucco, circuito Convinto, ottimi come sempre.
Un alcolico grazie a Bruno che fortuna che è lì accanto a me a tastare, organizzare, raccontare e distribuire ciò che beviamo.
Un passionale grazie a W che amorevolmente è lì a sopportarmi e supportarmi anche quando addirittura la Leosini gli concederebbe attenuanti generiche.
Un cerebrale grazie a Ada, la migliore amica immaginaria che potessi incontrare.
Un viscerale grazie ad Ilaria, senza di lei sarei la disorganizzazione fatta a persona.
Un bestiale grazie a Carlo e a LACHIMICA design studio, Ada vi adora.
Un germano grazie a tutti voi, fratelli e sorelle di interiora: grazie a F splendido come sempre, grazie a C grande amante delle interiora che è un piacere rincontrare dopo vent’anni su per giù, grazie a C, a E e ad A ottimi stomachi da farcire, grazie a F che anche se le interiora non sono il suo piatto preferito ha il palato più intrepido di Indiana Jones, grazie al gruppo dei super affezionati D, I, E e R che non ci fossero Ada sentirebbe la loro mancanza e grazie a MC che è stata una meravigliosa sorpresa avere al mio fianco durante la cena.
Grazie di cuore a tutti i vostri palati, anche questa sera mi avete fatto felice.
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22 Dic 2016

Ada in town – cena n°2

fidelityQuesta sera Ada tanti i palati da fare felici, tante le papille bramose di interiora. Qualche stomaco è arci noto, con alcuni già ci conosciamo e con qualcuno è la prima volta. Ci sono E e R, I, A detto T – fedelissimi dalla prima cena di Ada in town e da ben prima – e con T torna G e tornano anche D, G, B – che si presta di nuovo ad assaggiare e soprattutto presentare i vini, grazie! – C e con C viene R – fine conoscitore di interiora, ci rincontreremo – poi ci sono E e A con E e D, R con X e Y, – non ricordo i nomi ma per campestri incroci di interiora e fritto misto i nostri stomachi si conoscevano già – e D, G, I e M, M e F, C, A. E poi W ed io. 27 palati che interiorizzano e Ada che aleggia. Che felicità! Il Petto arrotolato in salsa, sarà che vien da Annibale, la macelleria più bella e più buona del mondo, è una squisitezza in entrambe le versioni; i modenesi Cappelletti di Mirandola effettivamente hanno il sapore del Natale e la Corata di maiale in intingolo è un trionfo di piccanti interiora così fresche che io raramente le ho maneggiate, ma l’agrisalumeria Luiset, che non smetterò mai di ringraziare, non delude mai! La crostata di U neanche a dirlo chiude alla perfezione la cena e i vini Senza trucco di Giulia Graglia si sposano alla perfezione con ogni portata.
Grazie a tutti voi, appassionati di frattaglie, grazie davvero perché con i vostri palati coraggiosi è più semplice #prenderelavitadipancia! Grazie ad Angela per la generosa ospitalità e grazie a C splendida come sempre, grazie a G che è riuscita a passare, grazie a W e tra tutti un ringraziamento speciale a M e F che hanno apprezzato ogni piatto: M, cuoca sopraffina, è una delle signore che mi ha trasmesso l’amore per il cucinare e F, suo marito, re della bagna cauda e palato assai forbito, mi creavano una certa ansia da prestazione. Vederli mi felici mi ha reso felice quanto un bis di polpette.
Da Angela ci rivediamo il prossimo anno, martedì 7 febbraio.
Martedì 17 gennaio 2017 ci vediamo invece al Sovietniko con Ada in town off, Dalla Russia con amore. Niente interiora, solo piatti russi dal Talismano della felicità. Buon appetito!
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5 Ott 2016

Ada in town – cena n° 0

ada_intown“Ada sei felice?”
“Sì”
“E le persone che abbiamo farcito ieri secondo te sono state felici?”
“Secondo me sì!”
Meno male Ada perché diciamocelo: le interiora sono un argomento complicato, un po’ come la vita, ma tu le trasformi così elegantemente che le viscere diventano leccornie e le frattaglie si trasformano in prelibatezze.
Così come è successo alle materie prime di ieri sera: cervella, creste, testina e zampe cotte e ricotte e sbollentate e impanate e fritte e tagliuzzate e aromatizzate e ancora, ancora, ancora sono diventate preziosi antipasti, succulenti primi e saporiti secondi.
Grazie Ada!
tavolataE grazie a tutti voi che vi siete fidati portando i vostri palati per assaporare ogni sapore boccone dopo boccone scevri da sanguinolenti pregiudizi.
Grazie a B che si è prestato a presentare i vini, grazie a M e E, C, S, A, T, L, M e X, E e R, S, I e F, R, A e F + M che è stata come al solito meravigliosamente bella e buona.
Grazie ad A che ha fatto un brodo e una purè che da soli valevano la cena, a U il re delle crostate e a C che è stata simpaticamente superprofessionale.
Grazie a C che ha fatto un ritratto di te che lo guardo e sorrido perché mi sorridi.
da_angela2Grazie a L che ha selezionato i vini con maestria pregustandosi la cena e poi all’ultimo gli hanno tolto le tonsille* e non è potuto venire.
Grazie all’agrisalumeria Luiset che ci ha fornito gli zampi di maiale.
E grazie a W che senza di lui come sempre mi sarei persa.
Che frattaglie e felicità siano con noi, ci rivediamo martedì 1 novembre da Angela per la cena numero uno.

* Ada ci tiene a specificare che le tonsille di L non sono state cucinate.
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